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Bandiera Isole Pitcairn

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La bandiera delle Isole Pitcairn fu adottata il 2 aprile 1984 dopo l'approvazione della Regina Elisabetta II. La bandiera presenta su fondo blu nell'angolo in alto a sinistra lo stemma della bandiera inglese, mentre in basso a destra lo stemma coloniale delle Isole Pitcairn concesso ufficialmente all'arcipelago dalla Regina Elisabetta II nel 1969. Sullo stemma delle isole figurano all'interno di uno scudo un’ancora e una bibbia. Al di sopra dello scudo dove sono inserite la bibbia e l'ancora è presente un elmo su cui è posata una varietà di una pianta locale, che simboleggia l'agricoltura locale. La bandiera delle Isole Pitcairn è una Blue Ensign. Il disegno della bandiera è stato suggerito nel dicembre del 1980 dal Pitcairn Island Council e fu approvato dalla Regina Elisabetta II nell'aprile del 1984.

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Ulteriori caratteristiche della bandiera

 

La bandiera delle Isole Pitcairn è una Blue Ensign. Si tratta cioè di bandiere che presentano al loro interno colori e stemma del Regno Unito, in memoria del lungo legame coloniale delle Isole con l'Inghilterra. La bandiera presenta quindi nell'angolo superiore sinistro la Union Jack.

All'interno dell'angolo inferiore destro è presente invece lo stemma coloniale, concesso anch'esso ufficialmente alle isole nel 1969, dove all'interno di uno scudo sono presenti una bibbia e un'ancora. La bibbia simboleggia l'eredità cristiana e la comunità cristiana che si è sviluppata nelle isole, mentre l'ancora è stata inserita in ricordo dell’ammutinamento del Bounty. L'ancora presente sullo stemma infatti richiama l'ancora del HMS Bounty, che proprio all'ancora alle Isole Pitcairn realizzò il famoso ammutinamento nel 1790. Il blu che avvolge entrambi gli stemmi simboleggia l'oceano.

La bandiera ufficialmente approvata venne alzata per la prima volta nel maggio del 1984, durante la visita sulle Isole del Governatore Sir Richard Stratton. 

 

Storia e Curiosità sulle isole Pitcairn

 

Il nome completo delle Isole Pitcairn è Isole Pitcairn, Henderson, Ducie e Oeno. L'arcipelago infatti che prende questo nome è costituito da quattro isole di origine vulcanica che si trovano nell'oceano Pacifico Meridionale, a 2/3 della rotta seguita dagli Albatros mentre migrano verso l'America Meridionale partendo dall'Australia. A 5.300km dalla Nuova Zelanda in direzione del Cile sono la più remota e lontana colonia inglese. Le isole più vicine sono l'Isola di Pasqua e le isole sud-orientali della Polinesia francese. E' possibile raggiungere le isole solo via mare, in due giorni di viaggio da Tahiti e in otto giorni di viaggio dalla Nuova Zelanda. La lingua parlata sull'isola oltre all'inglese è il pitkern. Le Isole Pitcairn hanno una superficie di soli 47 kmq ed ospitano appena 56 abitanti secondo il censimento del 2013. Solamente una delle quattro isole (l'isola di Pitcairn) è abitata e tutti gli abitanti risiedono nella capitale Adamstown. La moneta è il dollora neozelandese e l'inno nazionale è l'inno inglese. L'isola di Pitcairn, con una superficie di appena 4,6 kmq, non dispone nè di un aeroporto, nè di un porto naturale e le barche che si recano sull'isola per portare approvigionamenti di cibo e acqua, la posta e tutti gli altri generi di necessità devono essere raggiunte da una imbarcazione a remi guidata dagli isolani. 

Questo arcipelago è famoso per tre primati: per essere lo Stato meno popolato del mondo, per essere il primo paese ad aver riconosciuto il diritto di voto alle donne nel 1838 e per ospitare la più grande riserva marina al mondo, con un estensione dei 830.000kmq, tanto che l'isola Henderson, disabitata, è stata definita patrimonio mondiale dell'umanità. Le persone che oggi vi risiedono (come dimostrerebbero i cognomi degli abitanti dell'isola) sono molto probabilmente eredi dei marinai ammutinati dell'HMS Bounty della marina inglese alla fine del 1700 e delle loro mogli tahitiane. 

Le isole furono probabilmente abitate dal XII al XV secolo da colonie di polinesiani attratti dal terreno vulcanico fertile e dalle cave di pietra da cui si ricavava pietra per le asce e gli utensili, ma nel 1606, quando l'esploratore portoghese Pedro Fernandez de Quiròs arrivò sulle isole durante la sua ricerca di El Dorado, le quattro isole dell'arcipelago erano ormai deserte. 

 

L'ammutinamento del Bounty e le origini della Bibbia e dell'Ancora presenti nello stemma coloniale all'interno della bandiera delle Isole Pitcairn

 

Lo stemma coloniale concesso alle isole dalla Regina Elisabetta II nel 1969 e presente sulla bandiera delle Isole Pitcairn contiene al suo interno un'ancora che simboleggia l'ancora del HMS Bounty della Marina Militare Inglese, protagonista del famoso 'ammutinamento del Bounty'. Proprio infatti sulle isole Pitcairn si rifugiarono i marini ammutinati. 

L'ammutinamento del Bounty accadde nel 1789 ed è diventato uno degli episodi più narrati e conosciuti della storia della marina militare inglese. Il Bounty era una nave mercantile inglese (dotata di 4 cannoni) guidata dal capitano William Bligh. la quale avrebbe dovuto salpare dall'Inghilterra alla volta di Tahiti doppiando Capo Horn. Putroppo il mercantile partì in condizioni metereologiche sfavorevoli (il 23 dicembre del 1787) e dopo aver tentato per un mese di doppiare capo Horn senza riuscirci, il comandante della nave fu costretto a provare a raggiungere l'isola di Tahiti dirigendosi ad est. L'siola fu raggiunta dopo un lungo viaggio e grazie all'ospitalità del re e della regina dell'isola riuscì a fare rifornimento in stiva di una grande quantità di piante esotiche.

I documenti e i racconti narrano che durante la permanenza sull'isola molti marinai ed ufficiali inglesi del mercantile Bounty familiarizzarono con molte donne tahitiane, con le quali intrattennero rapporti sentimentali durante la permanenza. Durante il viaggio di ritorno, le relazioni intraprese tra i marinai e le donne tahitiane furono causa dell'ammutinamento del Bounty. Alcuni ufficiali infatti ed alcuni marinai, stanchi della vita di bordo e di mare ed attratti dal ricordo delle donne tahitiane, decisero di ammutinarsi il 28 aprile del 1789. Le cronache raccontano che 17 marinai si ammutinarono, 2 rimasero neutrali e 23 rimasero fedeli al capitano. Dopo aver preso il comando della nave, i marinai ammutinati decisero di abbandonare il loro ex-comandante e i marinai rimasti a lui fedeli su di una piccola imbarcazione al largo dell'oceano e tornarono a Tahiti, dove imbarcarono donne e uomini tahitiani e si diressero verso Tubuai, l'isola individuata dagli ammutinati come favorevole per insediarsi e costruire una colonia in onore dell'Inghilterra e del Regno Unito. L'impresa di realizzare una colonia ed un forte a Tubuai si scontrò con le inimicizie ed i contrasti con la popolazione dell'isola, i marinai ammutinati si separarono, chi tornò e rimase a Tahiti e chi invece ripartì alla ricerca di una nuova isola sulla quale fondare una nuova colonia. Nel frattempo le cronache raccontano che il capitano William Blight, nonostante disponesse solo di una bussola, un orologio da tasca, un quadrante ed un sestante probabilmente non funzionante, riuscì comunque a percorrere 6.700 Km e raggiungere la colonia olandese di Timor. Nessuno dei suoi uomini morì durante il viaggio per raggiungere Timor, ma molti di loro morirono a Timor a causa delle febbri tropicali o durante il viaggio di ritorno verso l'Inghilterra. Secondo le cronache storiche e militari William Bligh fece ritorno nel Regno Unito e continuò una splendida carriera militare che lo portò ad essere vicemmiraglio e governatore del Nuovo Galles del Sud. 

La corona inglese aveva nel frattempo condannato l'ammutinamento e una nuova nave, l'HMS Pandora salpò alla volta di Tahiti nel 1790 per arrestare gli ammutinati e recuperare la nave mercantile HMS Bounty. Dopo un anno di navigazione del 1791 il Pandora raggiunse Tahiti ed arrestò tutti marinai ammutinati, che furono caricati sulla nave all'interno di una piccola gabbia di ferro issata sul ponte (che i prigionieri avevano chiamato 'vaso di pandora'). Il destino del Pandora sembrava però già segnato dalla strana storia dei marinai del Bounty: il Pandora durante il viaggio di ritorno si incagliò sulla barriera corallina al largo dello Stretto di Torres ad affondò. 31 marinai del Pandora e 4 ammutinati del Bounty morirono. I marinai ammutinati e superstiti al naufragio furono ricondotti in Inghilterra. Gl innocenti (coloro che erano stati costretti all'ammutinamento) furono riconosciuti innocenti da Bligh, mentre gli altri furono condannati a morte. Tre riuscirono a salvarsi mentre altri tre furono infine giustiziati nello stesso porto inglese dal quale erano partiti. 

Non bisogna però dimenticarsi di quei marinai ammutinati che dopo il fallito tentativo di fondare una colonia a Tubuai non si fermarono a Tahiti, ma imbarcati viveri, sei uomini, dodici donne ed una bambina, salparono nuovamente alla ricerca di una terra si cui fondare la loro colonia. Furono proprio loro a raggiungere le isole Pitcairn. Dopo aver dato alle fiamme il Bounty (in modo da sfuggire alla Marina Inglese) i marinai ammutinati si fermarono sull'isola e fondarono una nuova comunità. La storia di questa comunità negli anni fu scossa da guerre contrasti tra polinesiani (abitanti delle isole Pitcairn) e tahitiani che portarono alla morte di quasi tutti i polinesiani maschi e di quasi tutti i marinai ammutinati inglesi ad accezione di John Adams ed altri tre (Quintal, McCoy e Young). McCoy, Quintal e sua moglie morirono suicidi, sembra a causa degli effetti di un liquore ricavato dalla Cordyline terminalis, una pianta del luogo, mentre Young morì di asma qualche anno dopo. Adams rimasto il solo maschio bianco sull'isola in una piccolissima comunità di donne e bambini, decise di sopravvivere riscoprendo una missione educativa: utilizzando i libri presenti sul mercantile Bounty ormai bruciato, educò le donne e i bambini dell'isola. 

Le isole di Pitcairn, la cui posizione era indicata in modo erroneo sulle mappe e quindi non erano rintracciabili dalle navi in navigazione del Pacifico, furono finalmente trovate nel 1808 da una nave americana e nel 1814 da due navi inglesi. 

Proprio da Adams e dai suoi anni di educazione religiosa impartiti alla comunità di tahitiani e polinesiani di donne e bambini deriva il simbolo della bibbia presente nello stemma coloniale della bandiera delle isole di Pitcairn. I puritani inglesi infatti portarono proprio queste isole e la loro piccola comunità, nata dalla fede religiosa dell'ultimo marinaio ammutinato del Bounty rimasto in vita, come esempio di come solo con la Bibbia e un libro di preghiere si possano costruire comunità pacifiche e redimersi. 

Grazie a questo e alla posizione strategica delle isole Pitcairn (situate in mezzo al Pacifico e quindi utili per soccorsi ed ospitalità in navigazione)  le isole furono adottate dal Regno Unito, altri marinai inglesi vi si insediarono dando origine nel tempo alla piccola comunità che oggi abita l'isola di Pitcairn.