Bandiera EVIS in vendita
La bandiera dell'Esercito Volontario per l'Indipendenza della Sicilia (EVIS), creato da Antonio Canepa (conosciuto con lo pseudonimo Mario Turri) sorto nell'aprile del 1944 come formazione armata separatista all'interno dell'esperienza del Movimento Indipendentista Siciliano. Le cinque strisce gialle, intervallate dalle quattro rosse, rappresentano le nove province dell'Isola. Nel primo quarto della bandiera su fondo azzurro si trova il triscele (Triquetra per i romani), simbolo della Sicilia. Questo raffigura una testa gorgonica, con i caratteristici serpenti al posto dei capelli, con due ali, sovrapposta a tre gambe piegate.
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Finiture standard delle nostre bandiere in Poliestere nautico e Stamina (per delle finiture diverse scriveteci):
Formati
Prezzo cda
20x30 cm
Poliestere nautico
18,00 €
(IVA inclusa)30x45 cm
Poliestere nautico
24,00 €
(IVA inclusa)70x100 cm
Poliestere nautico
29,00 €
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Poliestere nautico
35,00 €
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Poliestere nautico
65,00 €
(IVA inclusa)200x300 cm
Poliestere nautico
126,00 €
(IVA inclusa)300x450 cm
Poliestere nautico
276,00 €
(IVA inclusa)400x600 cm
Poliestere nautico
510,00 €
(IVA inclusa)Formati
Prezzo cda
20x30 cm
Stamina di poliestere
29,92 €
(IVA inclusa)30x45 cm
Stamina di poliestere
40,48 €
(IVA inclusa)70x100 cm
Stamina di poliestere
55,44 €
(IVA inclusa)100x150 cm
Stamina di poliestere
76,56 €
(IVA inclusa)150x225 cm
Stamina di poliestere
132,00 €
(IVA inclusa)Formati
Prezzo cda
91x140 cm
Poliestere Leggero
18,00 €
(IVA inclusa)Bandiere da tavolo
Formati
Prezzo cda
14x21 cm
Poliestere Leggero
4,00 €
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L'associazione del simbolo con la Sicilia la si deve alla particolare configurazione geografica dell'isola, caratterizzata da tre promontori, Pachino, Peloro e Lilibeo.
Antonio Canepa venne ucciso a Murazzu Rutto (Randazzo-Catania) il 17 giugno del 1945 in un'imboscata preparata dalla mafia terriera del tempo, alleatasi con i poteri della Repubblica italiana, quando 3/4 dell'Isola era già indipendente.
L'Esercito Volontario per l'indipendenza della Sicilia (EVIS), fu una formazione militare clandestina, creata da Antonio Canepa. Costui fu anche il primo comandante della formazione (Aprile 1944).
Gli scopi dell'organizzazione siciliana erano, da un lato, il sabotaggio del governo italiano con le tattiche di guerriglia, dall'altro, dare al processo una soluzione separatista alla Sicilia. All'inizio, l'EVIS non sarà pubblicamente riconosciuto da MIS e l'opposizione di alcuni dei suoi leader, come Antonino Varvaro, che lasceranno il MIS e finiranno nel PCI.
Il modello applicato fu quello dell'esercito popolare di liberazione dei partigiani jugoslavi, ma Canepa, un militare improvvisato, non avrebbe avuto il tempo di addestrarli di più perché morì pochi mesi dopo. Con l'assassinio di Antonio Canepa, avvenuto a Murazzu Ruttu vicino a Randazzo (CT) insieme ad altri due militanti, il 17 giugno 1945, l'EVIS si trovò in una fase di stallo.
Il comando dell'esercito passò quindi a un altro capo, Attilio Castrogiovanni. Dopo l'arresto di questo, il comando passò a Concetto Gallo. Dopo Concetto, le pendenze militari si allearono così tanto tra loro e persino con gruppi di banditi.
Il 29 dicembre 1945 nelle montagne intorno a Caltagirone si verificò lo scorso sparatoria tra militanti e circa 60 membri della polizia, insieme con soldati della divisione Savoia, causando la morte di due persone e di un poliziotto.
L'EVIS venne sciolto il 29 dicembre 1945 con l'arresto del suo ultimo "comandante", Concetto Gallo.
Nel maggio 1946, quando alla Sicilia fu concessa un'autonomia speciale, formazioni come l'EVIS furono sciolte e i loro militanti imprigionati furono rilasciati. Alcuni, come Salvatore Giuliano, rifiutarono di deporre le armi e continuarono l'azione per altri quattro anni, combattendo la polizia e perfino i civili disarmati (strage di Portella della Ginestra ) fino alla sua morte (1950).
La storia non è tutt'ora chiara ma ci sono seri indizi sul coinvolgimento del bandito GIuliano in rapporti con la mafia, i servizi segreti americani, alcuni politici italiani e perfino alcuni esponenti neo fascisti.
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